La recensione del film La regola del gioco di Jean Renoir

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Trama

LA RABBIA GIOVANE di Terrence Malick

La rabbia giovane Recensione
Fine anni '50, nel Sud Dakota. È la storia di Kit, un giovane di 25 anni (Sheen) che cerca di assomigliare a James Dean, il suo idolo. Per amore della quindicenne Holly (Spacek), uccide il padre di lei perché gliela nega, dà fuoco alla casa e fugge con la giovane. Braccato, uccide altri uomini, anche senza motivo e senza provare pietà e rimorso. La ragazza, complice indifferente e sbigottita dei suoi omicidi, ad un certo punto lo abbandona e lui sarà preso dalla polizia e giustiziato. La ragazza sposerà l'avvocato difensore.
Idea Centrale
L'insofferenza giovanile tipica degli anni '60, un fenomeno da registrare senza analisi moralistiche.
Analisi
L'esordio cinematografico di Malik è all'insegna di un racconto senza nessuna partecipazione emotiva, quasi si trattasse di un reportage asettico. La violenza è filmata senza nessuna adesione, ma raccontata con un distacco ed un senso dell'assurdo che elimina qualsiasi compiacimento. Il regista trae lo spunto da un impianto drammatico assai elementare, delitto/fuga/delitti, per porre in risalto la ribellione individuale, sottolineandone la radicale gratuità. È una violenza quasi incosciente, testimonianza di una crisi dei valori sociali, culturali e morali, che il racconto registra solamente, senza giudicare. L'ironia, il surrealismo appena accennato, l'assoluta mancanza di retorica, ne fanno uno dei film più insoliti e preziosi del cinema americano.
Note e curiosità
Dopo La rabbia giovane questo interessante regista ha purtroppo girato solo "I giorni del cielo" (1978) e "La Sottile Linea Rossa" (1998). (Da "201 Film Capolavoro secondo la critica" di Gaetano Sandri)


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