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Canti
gregoriani, canti pseudo-alpini:
comunque, cori. Incorniciano
la vicenda di I Sentimenti,
passato in Concorso a Venezia
2003. I testi sono scritti
dalla regista Noémie
Lvovsky e dalla sceneggiatrice
Florence Seyvos. Si inizia
con un "corale"
che inneggia al matrimonio
e si finisce «J'ai
été le roi
du monde, je ne me souviens
plus de rien», sono
stato il rè del mondo
e non
ricordo più nulla.
In mezzo, fra una canzone
e l'altra, c'è un
quadrangolo. Jean-Pierre
Bacri è medico condotto
in un paesino della campagna
francese, vive in una villa
con la moglie Nathalie Baye
e due figli adolescenti;
un giorno il giovane dottore
Melvill Poupaud, che dovrà
prendere il suo posto, viene
ad abitare accanto a loro
con la mogliettina Isabelle
Carré. Le due coppie
fanno amicizia, soprattutto
le donne. Ma succede il
patatrac: il dottore più |
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anziano
seduce la consorte del collega.
Nathalie Baye scopre tutto,
per caso, e inizia il putiferio...
Riflessione sull'amore,
forse più seria e
dolente di quanto non appaia
a prima vista. Il tono è
da commedia ma il sorriso
nasconde più di una
lacrima. Quartetto d'attori
d'alto livello, anche se
è ovvio che i due
"maturi" fuoriclasse
(Baye e Bacri) eclissino
i giovani.
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